Spese interventi tombino di scarico derivazione fognatura

2022-11-15 16:40:07 By : Ms. Jing Xu

Buongiorno, abito al 1° piano in un condominio di 3 piani su unico stabile diviso in 3 scale (piano terra garage) con 5/6 appartamenti per scala.

Nel 2017 riscontro scarico WC bloccato dove si rende necessario intervento tecnico.

Abitando al primo piano e avendo i garage sotto, si individua subito la colonna di scarico, che però NON risulta ispezionabile da nessun tombino presente sul pavimento.

L'amministratore NON ha alcun disegno della fognatura per tanto in mancanza del tombino, si decide di rompere per comodità direttamente sulla colonna di scarico che deriva direttamente dal mio scarico WC, dove si evidenzia un ulteriore derivazione sconosciuta più piccola.

In pratica la tubatura che risale lungo il tubo risulta libera, rimanendo però bloccata nella parte inferiore al foro praticato per svuotare e ispezionare.

Si richiede in accordo con l'amministratore l'intervento dell'autospurgo, che procede con la pulizia dello scarico sottostante con video ispezione, che permette di verificare solo 1 metro c.a. di tubatura non potendo proseguire (probabilmente bloccato nel tombino di derivazione SCONOSCIUTO).

Nel 2019 si ripresenta il problema, per tanto impongo all'amministratore di risalire alla derivazione del mio scarico (dove deriva un piccolo scarico sconosciuto): per tanto si procede a rompere nel pavimento del garage sottostante facendo finalmente comparire il tombino di derivazione poco vicino alla colonna che era completamente cementato sotto il pavimento.

Il tombino risulta essere collegamento di 2 scarichi derivanti (il mio WC e uno più piccolo) per sfociare sullo scarico principale fognario che si inoltra lungo lo stabile (anche qui l'amministratore non ha idea dove prosegue e cosa gestisca questo scarico).

In pratica si scopre quanto segue: tombino con fondo eroso dove si necessita il ripristino, imboccatura del tombino e lungo il canale della fogna principale bloccata da varie dighe di detriti che necessitano di sfondamento e pulitura da parte dell'auto spurgo intervenuto nuovamente.

L'intervento risulta risolutivo e pretendo che il tombino venga lasciato a vista, per tanto si procede con installazione con botola di ispezione sul pavimento del garage sottostante proprietà di un'altro condomino.

- Nel 2017 mi viene imputata una spesa di €362,60 per intervento ispezione e autospurgo SOLO A MIO CARICO.

- Per l'intervento del 2019 (dopo le varie puntualizzazioni verbali e scritte fatte all'amministratore) la spesa dell'ennesimo intervento per ritrovamento e ricostruzione del tombino, ispezione e autospurgo viene ripartita solo su 3 condomini della mia scala (siamo in 5) di €160 c.a. a testa, in quanto l'amministratore sostiene di aver verificato gli scarichi con il colorante, peccato che a nessun condomino risulta tale verifica dalle proprie abitazioni.

CONCLUSIONE: In pratica IO contesto quanto sopra, per il fatto che come da regolamento condominiale, tombini di derivazione e fognatura principale sono considerate "parti comuni", oltre al fatto che il MIO scarico è risultato a NON essere causa dell'ingorgo.

Infatti (oltre a un tombino che doveva essere ispezionabile), la parte bloccata ed erosa è stata verificata sul tombino e la conduttura che scorre lungo lo stabile.

Allego a prova, le foto del tombino nascosto e ritrovato sotto centimetri di cemento oltre alle dighe ben visibili lungo lo scarico principale.

A logica, sottolineo che le dighe sono causate da detriti derivate dall'uso dell'intera fognatura, e non solo della mia derivante dal tombino, tanto che si vedono altri detriti all'interno del tubo dove la macchina fotografica non può arrivare.

Per quanto sopra, credo sia una spesa da ripartire tra tutti i condomini dello stabile (o almeno della scala), e che l'amministratore provveda a risalire alla reale conformità dell'impianto fognario dello stabile.

Buongiorno, abito al 1° piano in un condominio di 3 piani su unico stabile diviso in 3 scale (piano terra garage) con 5/6 appartamenti per scala.

Nel 2017 riscontro scarico WC bloccato dove si rende necessario intervento tecnico.

Abitando al primo piano e avendo i garage sotto, si individua subito la colonna di scarico, che però NON risulta ispezionabile da nessun tombino presente sul pavimento.

L'amministratore NON ha alcun disegno della fognatura per tanto in mancanza del tombino, si decide di rompere per comodità direttamente sulla colonna di scarico che deriva direttamente dal mio scarico WC, dove si evidenzia un ulteriore derivazione sconosciuta più piccola.

In pratica la tubatura che risale lungo il tubo risulta libera, rimanendo però bloccata nella parte inferiore al foro praticato per svuotare e ispezionare.

Si richiede in accordo con l'amministratore l'intervento dell'autospurgo, che procede con la pulizia dello scarico sottostante con video ispezione, che permette di verificare solo 1 metro c.a. di tubatura non potendo proseguire (probabilmente bloccato nel tombino di derivazione SCONOSCIUTO).

Nel 2019 si ripresenta il problema, per tanto impongo all'amministratore di risalire alla derivazione del mio scarico (dove deriva un piccolo scarico sconosciuto): per tanto si procede a rompere nel pavimento del garage sottostante facendo finalmente comparire il tombino di derivazione poco vicino alla colonna che era completamente cementato sotto il pavimento.

Il tombino risulta essere collegamento di 2 scarichi derivanti (il mio WC e uno più piccolo) per sfociare sullo scarico principale fognario che si inoltra lungo lo stabile (anche qui l'amministratore non ha idea dove prosegue e cosa gestisca questo scarico).

In pratica si scopre quanto segue: tombino con fondo eroso dove si necessita il ripristino, imboccatura del tombino e lungo il canale della fogna principale bloccata da varie dighe di detriti che necessitano di sfondamento e pulitura da parte dell'auto spurgo intervenuto nuovamente.

L'intervento risulta risolutivo e pretendo che il tombino venga lasciato a vista, per tanto si procede con installazione con botola di ispezione sul pavimento del garage sottostante proprietà di un'altro condomino.

- Nel 2017 mi viene imputata una spesa di €362,60 per intervento ispezione e autospurgo SOLO A MIO CARICO.

- Per l'intervento del 2019 (dopo le varie puntualizzazioni verbali e scritte fatte all'amministratore) la spesa dell'ennesimo intervento per ritrovamento e ricostruzione del tombino, ispezione e autospurgo viene ripartita solo su 3 condomini della mia scala (siamo in 5) di €160 c.a. a testa, in quanto l'amministratore sostiene di aver verificato gli scarichi con il colorante, peccato che a nessun condomino risulta tale verifica dalle proprie abitazioni.

CONCLUSIONE: In pratica IO contesto quanto sopra, per il fatto che come da regolamento condominiale, tombini di derivazione e fognatura principale sono considerate "parti comuni", oltre al fatto che il MIO scarico è risultato a NON essere causa dell'ingorgo.

Infatti (oltre a un tombino che doveva essere ispezionabile), la parte bloccata ed erosa è stata verificata sul tombino e la conduttura che scorre lungo lo stabile.

Allego a prova, le foto del tombino nascosto e ritrovato sotto centimetri di cemento oltre alle dighe ben visibili lungo lo scarico principale.

A logica, sottolineo che le dighe sono causate da detriti derivate dall'uso dell'intera fognatura, e non solo della mia derivante dal tombino, tanto che si vedono altri detriti all'interno del tubo dove la macchina fotografica non può arrivare.

Per quanto sopra, credo sia una spesa da ripartire tra tutti i condomini dello stabile (o almeno della scala), e che l'amministratore provveda a risalire alla reale conformità dell'impianto fognario dello stabile.

Il pozzetto è raccoglie i reflui provenienti dalla colonna verticale visibile in foto in cui si innesta una tubazione di scarico di diametro inferiore (utilizzatore sconosciuto) e quelli provenenti da altra tubazione.

Bisogna accertare le unità immobiliari che scaricano nel pozzetto.

Le  spese per la manutenzione del pozzetto e la pulizia del tratto orizzontale comune che convoglia i liquami nella fogna cittadina, spettano ai proprietari delle unità immobiliari che scaricano nel pozzetto e sono ripartite in millesimi di proprietà generale.

Il pozzetto è raccoglie i reflui provenienti dalla colonna verticale visibile in foto in cui si innesta una tubazione di scarico di diametro inferiore (utilizzatore sconosciuto) e quelli provenenti da altra tubazione.

Bisogna accertare le unità immobiliari che scaricano nel pozzetto.

Le  spese per la manutenzione del pozzetto e la pulizia del tratto orizzontale comune che convoglia i liquami nella fogna cittadina, spettano ai proprietari delle unità immobiliari che scaricano nel pozzetto e sono ripartite in millesimi di proprietà generale.

Grazie Sig. Ago per la sollecita risposta, per tanto mi pare di capire che SOLO le unità che scaricano nel suddetto pozzetto devono sostenere le spese (quindi i 2 tubi + la derivazione sconosciuta).

Vorrei però chiarire che tale "perplessità" deriva dall'ART. 13 del regolamento condominiale (che allego), dove in testuali parole risulta parte comune di ogni singolo edificio (quindi deduco tutte le 3 scale) "l'impianto di fognatura dal punto di uscita dalla conduttura centrale sino alla base delle colonne montanti".

Per capire meglio, supponiamo che su questo pozzetto le utenze sono solo mie ed entrano nel condotto principale dello stabile/scale;

1 - Dal momento che si parla di colonna montante, la stessa termina nel momento in cui sfocia su pozzetto (che da regolamento mi sembra essere parte comune).

2 - La diga di detriti e ulteriori visibili all'interno della condotta fognaria principale comune, sono comunque all'esterno del pozzetto quindi assolutamente da considerare dello stabile!

3 - Il fatto che un tombino NON sia ispezionabile (oltre che sconosciuto) e necessita per tanto di ulteriori spese per essere portato alla luce, perché deve gravare solo su chi scarica sul medesimo, dato che è stato aperto un varco probabilmente utile a tutto il condotto che porta lungo lo stabile? (l'Amministratore NON ha alcuna idea di come sia strutturato l'impianto fognario e non esistono progetti dello stabile degli anni 70 e non risulta altro pozzetto).

Grazie Sig. Ago per la sollecita risposta, per tanto mi pare di capire che SOLO le unità che scaricano nel suddetto pozzetto devono sostenere le spese (quindi i 2 tubi + la derivazione sconosciuta).

Vorrei però chiarire che tale "perplessità" deriva dall'ART. 13 del regolamento condominiale (che allego), dove in testuali parole risulta parte comune di ogni singolo edificio (quindi deduco tutte le 3 scale) "l'impianto di fognatura dal punto di uscita dalla conduttura centrale sino alla base delle colonne montanti".

Per capire meglio, supponiamo che su questo pozzetto le utenze sono solo mie ed entrano nel condotto principale dello stabile/scale;

1 - Dal momento che si parla di colonna montante, la stessa termina nel momento in cui sfocia su pozzetto (che da regolamento mi sembra essere parte comune).

2 - La diga di detriti e ulteriori visibili all'interno della condotta fognaria principale comune, sono comunque all'esterno del pozzetto quindi assolutamente da considerare dello stabile!

3 - Il fatto che un tombino NON sia ispezionabile (oltre che sconosciuto) e necessita per tanto di ulteriori spese per essere portato alla luce, perché deve gravare solo su chi scarica sul medesimo, dato che è stato aperto un varco probabilmente utile a tutto il condotto che porta lungo lo stabile? (l'Amministratore NON ha alcuna idea di come sia strutturato l'impianto fognario e non esistono progetti dello stabile degli anni 70 e non risulta altro pozzetto).

IMPORTANTE: E' stato necessario forare la MIA colonna di scarico in quanto NON era presente alcun tombino di ispezione, tanto che si è appurato che il blocco era dovuto ai detriti presenti all'uscita del pozzetto nel condotto principale fognario oltre che all'erosione dello stesso, e NON ALLA COLONNA DI SCARICO.

Premetto che l’amministratore dovrebbe indagare con la collaborazione di un tecnico sulla conformazione dell’impianto fognante la cui conoscenza è necessaria per la corretta attribuzione delle spese necessarie per la sua manutenzione.

Dall’esame della foto rilevo che nel pozzetto scarica una colonna verticale, che tu ritieni sia solo al tuo servizio e al servizio dell’allacciamento sconosciuto (la colonna verticale che scarica nel pozzetto e parzialmente visibile in corrispondenza del soffitto dell’autorimessa con la tubazione di diametro inferiore), nonché una tubazione orizzontale di diametro inferiore  la cui origine non è nota e che sicuramente non raccoglie i reflui delle altre colonne appartenenti alla medesima scala (se più di una) o delle altre scale.

Invece ritengo che la suddetta colonna sia al servizio di più unità immobiliari poste sulla stessa verticale appartenenti ad una medesima scala e che il tratto orizzontale oggetto di pulizia tramite idrojet,  raccogliendo  liquami provenienti dal pozzetto in foto, sia comune solo alle proprietà allacciate alle colonne sopra descritte e che la base di tale montante fognaria si innesti nella tubazione principale direttamente o con l’interposizione di  un ulteriore pozzetto comune con le colonne delle altre scale, attraverso un tratto orizzontale comune alle tre scale.

Pertanto, la tubazione  che dalla conduttura principale (da individuare) raggiunge le varie utenze dopo l’interruzione in corrispondenza del pozzetto, necessaria per l’ispezione, è comune alle proprietà che scaricano nel pozzetto.

L’articolo del regolamento cita solo il tratto comune a ciascun edificio  (evidentemente unico) che collega la tubazione centrale a ciascuna montante di scala (attraverso un pozzetto comune di raccolta e di ispezione).

Se la colonna è comune a più condomini  (come da me ipotizzato) la spesa per la ricerca del guasto, delle demolizioni, della riparazione e dei ripristini murari è ripartita in millesimi di proprietà fra di essi, mentre la pulizia del tratto orizzontale è ripartita in millesimi di proprietà fra tutti i condomini che scaricano nel pozzetto.

L’assicurazione dello stabile dovrebbe indennizzare le suddette spese al netto delle franchigie.