Trasformare vasca in doccia: quali incentivi si possono sfruttare? Servono permessi? - Edilizia.com

2022-11-15 16:40:00 By : Ms. Amanda zhang

Molto spesso in famiglia si avverte la necessità di ottimizzare lo spazio all’interno della stanza da bagno e il primo pensiero si orienta sempre verso la sostituzione della vecchia vasca da bagno in favore di una moderna doccia.

Questo intervento viene sempre visto come difficoltoso e costoso da chi deve sostenere la spesa, perciò è sempre fondamentale farsi trovare pronti e preparati per poter consigliare il cliente finale verso la migliore soluzione ideale, sia in termine di tempi che di budget.

Togliere la vasca rappresenta infatti uno degli interventi più richiesti all’interno di una casa datata sia per una questione di spazio che di estetica: non va però dimenticato però che anche il risparmio d’acqua è notevole, soprattutto se moltiplicato per tutti i membri della famiglia.

Quando ci si fa il bagno in vasca, infatti, si consumano in media 100-160 litri d’acqua, mentre con una doccia di 5 minuti non si superano i 90 litri. Questo aspetto, che spesso passa in secondo piano, non è in realtà assolutamente banale per una famiglia perché permette di risparmiare non solo sulla bolletta dell’acqua, ma anche su quella della luce (ricordiamo infatti che a meno che non ci sia la presenza di un impianto solare termico l’acqua va necessariamente scaldata o con il bollitore elettrico o con la caldaia).

Il primo step sicuramente è quello di verificare se l’impianto idraulico già esistente può adattarsi alla sostituzione della vasca con la doccia e se lo scarico del nuovo box doccia può essere posto nel punto esatto in cui si trovava il precedente impianto.

La modifica più rilevante riguarda proprio la parte inferiore della vasca sia dal punto di vista degli scarichi che dell’estetica: la superficie che occupava la vasca può essere infatti ricoperta o dal nuovo box doccia per tutta la lunghezza o con dei pannelli di rivestimento che possono tranquillamente essere posati sia sopra le piastrelle laterali esistenti, che sopra l’eventuale pavimentazione mancante.

Il piatto doccia può essere installato di misura standard o eventualmente venire tagliato su misura: oggigiorno viene realizzato in comodi materiali sintetici (che hanno sostituito la ceramica) ed antiscivolo, facili da pulire, esteticamente belli e poco inclini a rovinarsi.

La scelta di una doccia, per quanto possa sembrare semplice e spesso banale, in realtà apre uno scenario di possibilità: dalla selezione dei profili al tipo di ante, dalla colorazione alla finitura, dall’altezza dal pavimento (a sfioro nelle soluzioni walk in) alla rubinetteria.

Il restyling del bagno si completerà poi con la scelta dei pannelli in vetro o resina (con effetto satinato, temperato, liscio) ed eventualmente l’installazione di una doccia multifunzione.

Per elaborare un preventivo preciso è necessario effettuare un sopralluogo presso l’abitazione del cliente per verificare l’impianto preesistente e le eventuali opere di adeguamento necessario, oltre al tipo di vasca installata.

Naturalmente, se si tratta di una vasca in muratura, andrà considerato un impegno maggiore sia per la rimozione che per lo smaltimento.

Nel computo totale va poi sempre anche inserita l’eventuale predisposizione per il nuovo scarico, l’installazione del piatto doccia ed anche il suo collegamento al nuovo scarico.

In alcune situazioni non è possibile semplicemente togliere la vasca preesistente e sostituirla con un box doccia, sfruttando spazi e scarichi già a disposizione, ma sarà necessario spostare alcuni elementi del bagno e più in generale rivederne la configurazione.

In questo caso sarà necessario richiedere il supporto di altri professionisti come elettricisti, muratori e piastrellisti per apportare eventuali modifiche all’impianto elettrico o risistemare la pavimentazione.

Trasformare la vasca in doccia ha un costo che varia solitamente tra i 400,00 euro fino ai 2.500/3.000 euro per box doccia di alto livello e con servizi come cromoterapia e idromassaggio.

La scelta sul tipo di box doccia che si può installare dipende, oltre che dal gusto estetico e dal budget a disposizione del cliente, anche dalla situazione in cui si trova il pavimento sotto la vasca in muratura che può apparire macchiato e rovinato da anni di infiltrazioni.

In questo caso si potrebbe pensare di realizzare una maxi doccia la cui lunghezza del piatto è uguale a quella vasca preesistente in modo che quindi venga coperta la pavimentazione rovinata o utilizzare lo spazio in più come corner lavatrice e/o asciugatrice: in entrambi i casi il pavimento deteriorato verrebbe ricoperto con facilità e quindi si tratta di un intervento tutto sommato semplice.

Ovviamente questa soluzione ha il grande vantaggio di non richiedere grossi interventi ma, se tutto nasce da un’esigenza di guadagnare spazio, potrebbe non essere quella più adatta.

Nel caso in cui invece la vasca sia solo in appoggio, come nelle case più moderne, allora lo scenario si apre a più possibilità perché rimuoverla sarà molto più semplice e quindi si potranno scegliere diversi tipi di box doccia, senza dover nemmeno toccare la pavimentazione.

Allo stato attuale la detrazione fiscale Irpef per la sostituzione della vasca da bagno con il box doccia è applicabile solo in alcuni casi e solo se è abbinata ad altri tipi di interventi strutturali più importanti. In particolare, affinché il cambio della doccia possa rientrare nel Bonus Ristrutturazione e beneficiare quindi della detrazione Irpef prevista, è necessario che vengano realizzati uno o più tra questi interventi:

Purtroppo non sono presenti deroghe nemmeno per le persone disabili che, per necessità fisiche e di autonomia, dovrebbero sostituire la vecchia vasca con un box doccia accessibile più facilmente. Anche in questo caso la sola sostituzione della vasca con il box non è considerato sufficiente perché il Bonus Barriere Architettoniche riconosce solamente gli interventi relativi all’accessibilità e agli spostamenti all’interno dei locali (ascensori, allargamento delle porte, rifacimento delle scale e così via).

Quando gli interventi programmati permettono quindi di poter beneficiare del Bonus Ristrutturazioni è importante sapere che la detrazione verrà conteggiata sull’intera cifra spesa e quindi sarà più alta del valore della doccia.

Qualora il cliente decida semplicemente di sostituire la vasca (in muratura o in appoggio) con un box doccia senza fare alcun tipo di intervento (se non quelli minimi di smontaggio del vecchio elemento e montaggio del nuovo) non sarà necessario presentare alcuna domanda o richiedere alcuna autorizzazione agli uffici del comune di residenza o in cui si trova l’immobile.

Se, invece, l’intervento di sostituzione della vasca, rientra in un progetto di ristrutturazione completa o parziale dell’immobile, allora sarà necessario rivolgersi ad un professionista autorizzato che possa espletare tutte le pratiche richieste secondo quanto stabilito dal Regolamento Edilizio di ogni Comune e rispettando le indicazioni dell’Agenzia dell’Entrate.

Al fine di evitare sanzioni o lungaggini burocratiche dovute ad accertamenti è opportuno che il locale o l’abitazione interessata dalla ristrutturazione risulti correttamente accatastata (e quindi che non vi siano difformità tra lo stato dei fatti e quanto depositato) e sia in regola con il pagamento delll’IMU, se dovuto.

Per beneficiare del Bonus Fiscale al 50% sulle Ristrutturazione tutti i pagamenti relativi alla Ristrutturazione (quindi anche quelli inerenti alla sostituzione della vasca con il box doccia) devono essere tracciati ed effettuati non come bonifico ordinario ma come bonifico per le detrazioni fiscali. All’interno della ricevuta del bonifico parlante dovranno sempre essere presente tutti i dati anagrafici del richiedente (nome, cognome, indirizzo di residenza e dell’abitazione in cui sono stati effettuati i lavori, codice fiscale e riferimento alla fattura) ed anche dell’impresa o del soggetto che hai eseguito i lavori.

La fattura di riferimento dovrà anch’essa riportare tutti i dati qui sopra indicati, oltre ad una descrizione estesa e precisa del lavoro che è stato eseguito, specificando che fa riferimento alla domanda di Bonus Ristrutturazione.

Una volta raccolta tutta la documentazione sarà necessario presentarla al proprio consulente fiscale o al CAF di riferimento affinché la possa inserire nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono stati effettuati i lavori.

Sostituire la vasca da bagno con il box doccia è un intervento che richiesto e desiderato da moltissime famiglie sia per ottimizzare gli spazi che per rinnovare lo stile e il design della stanza da bagno, ma anche per permettere ad anziani e disabili di lavarsi in sicurezza. Un comodo e pratico box doccia permette inoltre di lavarsi più velocemente e di ridurre notevolmente il consumo di acqua, e di conseguenza anche di energia elettrica.

Tuttavia, dal punto di vista economico, l’investimento previsto spesso può sembrare poco vantaggioso, soprattutto se si considera di realizzarlo senza poter accedere al Bonus Ristrutturazioni.

Per quanto possa sembrare anti-economico è sempre opportuno valutare con attenzione se è preferibile realizzare un intervento in economia (sostituendo quindi solo il minimo indispensabile) o se, per poter beneficiare della detrazione fiscale, sia opportuno inserire qualche altro tipo di opera così da poter accedere al Bonus Ristrutturazioni.

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