Fiere di San Settimio, alla vigilia è polemica. Gli ambulanti: «Vedremo i vuoti...» - CentroPagina

2022-11-15 16:31:47 By : Ms. Sophie Liang

Al centro del contendere le regole per l'accesso dei mezzi al Corso. L'amministrazione: «Sarebbe stato più facile togliere da lì gli ambulanti, si è invece voluta una soluzione per contemperare le loro aspettative e la salvaguardia della pavimentazione»

JESI – Fiere di San Settimio 2022, alla vigilia del via alla tre giorni di bancarelle continua la contrapposizione fra amministrazione comunale e ambulanti. Tema del contendere, le misure disposte per riportate dopo due anni le bancarelle anche su Corso Matteotti preservandone però la nuova pavimentazione. Regole che non vanno giù agli operatori, che minacciano vuoti nelle file degli espositori nel salotto buono. Mentre dal canto suo l’amministrazione prova a smorzare i toni.

«Non c’è accordo, totale chiusura alla mediazione da parte di uffici tecnici e nuova amministrazione» tuonano gli ambulanti, che parlano di «operatori infuriati».

«Toni accesi e nessuna risposta concreta è stata data agli ambulanti della Fiera di San Settimio, i quali chiedevano collaborazione al Comune sulle modalità di accesso al Corso Matteotti e sulla possibilità di allestire banchi fruibili» è la ricostruzione degli operatori. «Sono le 17.30 quando gli organi di Ufficio tecnico, Suap, Assessore al commercio, incontrano gli ambulanti convocati su Zoom per discutere delle modalità di accesso alla fiera. L’assessore comunica che non ci sono alternative a quanto deliberato in giunta sull’accesso al corso: o si mettono copri gomma da neve o si scarica a mano. In alternativa tutti a Piazza Colocci. Dagli uffici tecnici si aggiunge e rincara la dose, in alternativa “tutti a casa!”. Presenti all’incontro oltre agli ambulanti, anche rappresentanti di CDA Fiere associazione fieristi, Ambulanti delle Marche e Fiva Marche Centro».

«Le associazioni – proseguono gli ambulanti – perplesse e sempre più basite della rocambolesca e comica richiesta di mettere le “pattine” – copri gomma al furgone, trovano conferma a tale perplessità quando lo chiarisce anche il comandante della Polizia Locale presente: tali copri gomma non sono omologati. Il Comune, gira la frittata e fa retro front: se nella prima delibera erano obbligatorie, ora diventano una “libera scelta” cosi come da ultima delibera di pochi giorni fa, esonerandosi di fatto da ogni responsabilità. Cosa ne sarà dunque della logistica del Corso?». Per gli ambulanti, «non c’è ancora certezza di chiusure al traffico, percorsi per il carico e lo scarico e aree per il parcheggio dei mezzi. L’unico caposaldo sembra essere uno: sul Corso non si cammina, si danza! Ma è veramente pulito, integro e splendente come ci viene illustrato? Sembra di no! Fatto sta che bisogna accedervi a suon di “pattine”, consigliate anche a quanti verranno a visitare la fiera! Sarà lui la vera attrattiva di questo San Settimio!».

Inoltre, «Gli ambulanti a gran voce, viste le ultime e sempre più frequenti burrasche di vento e pioggia, di poter installare banchi di profondità 3 metri anziché 2, in quanto nessuna struttura è tarata per avere una copertura che rispetti le limitazioni imposte. In metro di profondità potrebbe essere molto utile per riparare la merce esposta in vendita in caso di maltempo. Ma niente! Il comune dice no. Problemi di mezzi di soccorso? Non si direbbe – il Comune fece un sondaggio per l’installazione di gazebo 3 metri di profondità nei primi giorni di luglio – il Corso è largo a sufficienza per permettere sia il passaggio dei mezzi di soccorso sia per far defluire il passaggio delle persone. Ma totale chiusura! Duecento euro di cauzione per il pavimento da versare, per poi attenderne la restituzione, nessuna riduzione della Tosap, assenza di isole ecologiche per lo smaltimento dei rifiuti, scarico e carico dei banchi secondo i diktat e per chi rinuncia a lavorare in quanto non è in grado di potersi adattare…posti liberi per altri. Basiti, perplessi, amareggiati e anche un po’ discriminati, sono questi i sentimenti degli ambulanti. Di certo non apprezzati e ben voluti o ben accolti dalla nuova amministrazione. La prima San Settimio, dell’amministrazione Fiordelmondo non sembra avere le giuste premesse. Sarà una San Settimio ancor più difficile, chissà quanti saranno i posti lasciati effettivamente vuoti?».

«Gli ambulanti che hanno in assegnazione i posteggi lungo il tratto pavimentato di Corso Matteotti – è la visione dell’amministrazione – hanno comunicato la loro scelta all’Ufficio Commercio del Comune di Jesi così come richiesto. L’Amministrazione comunale esprime apprezzamento per la positiva collaborazione e per la disponibilità ad accogliere quanto concordato nella riunione dedicata proprio a tale tema. Sarebbe certamente stato più facile togliere gli ambulanti dal Corso e destinarli ad altra sede, così da evitare qualsiasi problema. Si è invece voluta individuare una possibile soluzione per contemperare le legittime aspettative degli ambulanti – che giustamente ritengono il Corso una sede ambita e strategica per le loro attività – con la garanzia di salvaguardia della nuova pavimentazione. Il fatto che questo sia stato reso possibile, è sicuramente una buona notizia per tutti».

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