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2022-11-15 16:59:28 By : Ms. Cindy L

L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, o Enea, ha stilato una guida in 20 punti per evitare gli sprechi di energia e risparmiare contro il caro bolletta. Consigli che, oltre ad aiutare le nostre tasche, ci permetteranno di aiutare l’ambiente e a combattere l’inquinamento. In attesa dei nuovi fondi stanziati dal Governo e di nuove decisioni per fermare l’impennata dei prezzi, dunque, è bene osservare alcuni piccoli accorgimenti anche nel quotidiano per evitare di trovarsi a pagare prezzi folli per le utenze di gas e luce.

Il primo consiglio è utilizzare le lampadine a risparmio energetico. In particolare quelle a tecnologia led che, a parità di potenza assorbita, producono una luce anche 5 volte superiore rispetto a quelle classiche a incandescenza o alogene.

Inoltre le lampadine a led possono essere cambiate molto meno spesso. La loro vità di esercizio è pari a circa 15 mila ore. Il doppio rispetto a quelle fluorescenti, che danno luce per 7.500 ore, e 20 volte superiore di quelle alogene, che hanno una longevità pari a 750 ore.

Migliorare il livello di coibentazione dell’abitazione è molto importante. Isolare la propria casa da caldo e freddo permette di limitare le dispersioni fino al 50%. Usare meno energia termica significa dunque risparmiare gas e luce per riscaldamento e climatizzazione.

Non si tratta certo di un lavoro poco dispendioso o che è possibile effettuare in poco tempo, ma usufruendo degli aiuti fiscali per i lavori domestici, come il Superbonus, anche grazie al bollino anti frode di cui vi abbiamo parlato qui, e prevedendo una serie di interventi paralleli, è possibile risparmiare grandi quantità di denaro e garantire un risparmio in bolletta duraturo.

Un altro investimento che è possibile prevedere per risparmiare sulle bollette di gas e luce è quello di isolare il tetto e il soffitto, evitando le dispersioni di calore verso l’alto. Isolare correttamente i soffitti delle stanze con un controsoffitto può portare a risparmiare anche il 20% di energia.

Sempre sfruttando bonus statali e incentivi sarebbe meglio installare serramenti a doppi vetri. Finestre e porte datate infatti possono creare spifferi e ponti termici. Meglio dunque sostituirle con serramenti di nuova generazione, che devono avere i seguenti requisiti.

Per aumentare il comfort acustico dell’abitazione, inoltre, bisognerebbe scegliere anche porte e finestre che isolino i rumori esterni. Attenzione anche all’installazione delle tapparelle: spesso i cassonetti possono essere causa di infiltrazioni di aria o umidità.

Sembra un consiglio ovvio, ma ridurre l’utilizzo di acqua calda può fare davvero la differenza in bolletta. Ad esempio fare il bagno al posto della doccia implica un consumo di acqua anche quattro volte superiore. Per riempire una vasca sono necessari tra i 120 e i 160 litri, mentre per lavarsi sotto il soffione in 5 minuti sono necessari tra i 75 e i 90 litri d’acqua. Che scendono tra i 35 e i 50 se la doccia dura solo 3 minuti.

Chiudere sempre l’acqua quando ci si insapona e installare riduttori di flusso su rubinetti e doccette può aiutarci a risparmiare ancora di più, sia in termini idrici che con gas ed energia necessari per la caldaia.

Un altro consiglio è quello di prediligere apparecchi elettronici ed elettrodomestici di classe energetica superiore, considerando che pesano quasi per il 60% sulla bolletta dell’energia elettrica. Sostituendoli con altri di nuova generazione e di classe A si notano importanti vantaggi. Una lavatrice moderna permette risparmi energetici fino al 35%, un frigorifero fino al 40%. Qua i consigli per risparmiare con la lavatrice.

Una soluzione per fermare i rincari è anche quella di adottare ciabatte multipresa con interruttore, che agevolano lo spegnimento dei dispositivi che altrimenti rimangono in stand-by. La luce rossa di un televisore, ad esempio, può assorbire fino a 4 watt all’ora, ovvero 35.040 watt all’anno.

Sommando questo consumo a quelli di altri dispositivi, dal modem allo stereo, dai lettori dvd alle console, fino ai computer e alle stampanti, è facile capire come i dispositivi in stand-by possano causare enormi costi in bolletta nel corso degli anni. Le ciabatte multipresa permettono con un solo gesto di spegnere tutti i dispositivi, e risparmiare.

Un altro consiglio scontato è quello di non lasciare mai la luce accesa inutilmente. Meglio spegnere tutte le luci quando si lascia una stanza, e con loro anche tutti gli apparecchi elettronici. Nelle ore diurne meglio sfruttare la luce del sole.

Semplici sistemi di domotica, o il solo utilizzo di lampadine smart in associazione con un assistente vocale, possono aiutare i più smemorati a gestire i tempi di utilizzo dell’energia elettrica, sia monitorando l’uso della luce artificiale che gestendo da remoto o programmando, dallo smartphone ad esempio, lo spegnimento di lampadari e faretti.

Non tutti sanno che esistono sistemi che possono rendere totalmente indipendente la propria casa da forniture esterne di corrente elettrica e combustibili. E tutto sfruttando le energie rinnovabili, quali il sole, il vento e l’acqua.

L’impianto più diffuso per uso domestico è sicuramente quello solare fotovoltaico, ma la luce del sole si può sfruttare anche con l’impianto solare termico per scaldare l’acqua, sia sanitaria che per il riscaldamento.

C’è poi il mini eolico, con l’installazione di una pala verticale sopra il tetto, e addirittura esistono degli impianti geotermici per uso domestico, che sfruttano il calore rilasciato dal terreno o dall’acqua delle falde.

Tra le regole più importanti che bisogna sempre seguire è la corretta manutenzione degli impianti. Ad esempio filtri puliti e senza incrostazioni di calcare permettono alla caldaia prestazioni migliori e un grande risparmio in bolletta.

Ma fare il check-up delle prese di corrente e degli impianti a gas significa anche evitare sprechi dannosi per l’ambiente e soprattutto vivere in un ambiente sicuro. Controllare che sia tutto a posto permette infatti di evitare spiacevoli incidenti domestici che possono anche condurre a danni molto onerosi.

Un altro consiglio da seguire sempre è quello di mantenere la temperatura della casa su valori confortevoli per chi vi abita ma accettabili per la stagione.

L’eccessivo caldo in inverno e il troppo freddo d’estate, oltre a essere causa di problemi per la salute, comportano sforzi maggiori per gli impianti. Raggiungere e mantenere una temperatura intorno ai 19° C permette invece di vivere bene e non sprecare più risorse del necessario.

Mai tenere i termosifoni e altri impianti termici accesi giorno e notte. Il tempo massimo di accensione giornaliera varia per legge a seconda delle 6 zone climatiche in cui è divisa l’Italia: si va da un massimo di 14 ore nelle aree montane settentrionali fino alle 8 ore delle fasce costiere del Sud.

Ma anche la metà di questi limiti imposti dalla legge dovrebbe bastare per scaldare un’abitazione efficiente, che non dovrebbe disperdere il calore accumulato durante le ore di accensione del riscaldamento.

Un altro consiglio particolarmente facile da seguire è quello di chiudere sempre finestre e tapparelle nelle ore notturne per evitare la dispersione di calore durante i mesi freddi. Una buona idea può anche essere quella di dotarsi di tende isolanti e pesanti, che possono aiutare a fermare gli spifferi.

Attenzione alle tende, ai mobili, agli schermi davanti ai termosifoni. E mai usare i riscaldamenti per asciugare la biancheria e i capi di abbigliamento. In questo modo infatti si ostacola la diffusione del calore all’interno delle stanze.

Un consiglio furbo è quello di mettere pannelli riflettenti dietro i caloriferi, soprattutto se sono incassati nella parete. Anche un semplice foglio di carta stagnola può contribuire a ridurre le dispersioni verso l’esterno.

Oltro al controllo degli impianti, meglio fare anche diagnosi energetiche e dotarsi dell’Ape, l’attestato di prestazione energetica. Tramite questo è possibile capire in che modo intervenire per controllare i consumi e tenere bassi i costi.

Gli impianti di riscaldamento dovrebbero sempre essere dotati di una centralina di regolazione automatica della temperatura e di termostati, che evita picchi e sbalzi di potenza e permette inoltre di programmare su base oraria, giornaliera e settimanale l’accensione dei termosifoni.

Implementare le valvole termostatiche nei riscaldamenti è utile per regolare il flusso di acqua calda e non superare la temperatura media dell’intero appartamento, soprattutto nelle stanze più esposte al Sud.

Ancora, bisogna prevedere tra gli interventi di efficientamento energetico anche l’acquisto di un sistema di contabilizzazione del calore per il proprio appartamento, in modo da permettere al singolo utente di risparmiare e pagare solo in base al consumo effettivo.

Per legge l’installazione è obbligatoria nei condomini e all’interno degli edifici polifunzionali riscaldati da impianti centralizzati. Ma si può decidere anche di implementarli nelle abitazioni bifamiliari o dove abitano diverse unità.

Se si decide di cambiare la caldaia, meglio optare per una a condensazione perché sinonimo di maggior efficienza e risparmio energetico. Diversamente da quanto accade per quelle tradizionali, infatti le caldaie a condensazione sfruttano il calore dei gas di scarico, principalmente vapore acqueo, recuperando il calore latente.

Questi dispositivi sono perfetti in abbinamento con impianti di riscaldamento a bassa temperatura, come i pannelli radianti a pavimento, che hanno temperature di funzionamento ottimale per sfruttare al massimo il principio di condensazione del vapore acqueo.

L’ultimo, e anche in questo caso semplice, intervento che si può fare a casa per evitare sprechi è quello di sbrinare regolarmente frigo e congelatore. Inoltre questi elettrodomestici non dovrebbero essere mai posizionati vicino a fonti di calore o al forno, perché consumano fino al 10% di elettricità in più.

Se questi consigli non dovessero bastare per abbattere i costi delle bollette di luce e gas, è sempre possibile rateizzare i pagamenti, come spiegato qua.

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