Stop ai motori endotermici nel 2035: ormai ci siamo - alVolante.it

2022-11-15 16:36:55 By : Mr. Steven Lin

Nella tarda serata di giovedì 27 ottobre, la Repubblica Ceca, titolare della presidenza semestrale, ha annunciato che è stata trovata un’intesa sui negoziati relativi allo stop dei motori termici in Europa entro il 2035. Nello specifico, l’obiettivo per l'intera flotta dell'UE è quello di ridurre del 100% le emissioni di CO2 prodotte dalle autovetture e dai veicoli commerciali leggeri nuovi rispetto al 2021. L'intesa raggiunta non si discosta molto da quanto concordato in precedenza e prevede una riduzione delle emissioni di CO2 del 55% per le vetture nuove (e del 50% per i furgoni) entro il 2030, rispetto ai livelli del 2021.

Si tratta di un accordo politico e di natura provvisoria, che per essere ratificato deve formalmente adottato dal Consiglio e dal Parlamento europeo. L’Unione Europea ha quindi compiuto un altro passo concreto che porterà al primo accordo relativo al pacchetto "Fit for 55", anche in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP27, dove l'UE dovrebbe adottare delle leggi per raggiungere obiettivi più ambiziosi stabiliti nella Legge europea sul clima.

Il Parlamento ha predisposto anche una metodologia atta alla valutazione e alla comunicazione dei dati sulle emissioni di CO2 relative all’intero ciclo di vita delle auto e dei furgoni venduti sul mercato dell'UE. La Commissione presenterà questa metodologia entro il 2025, che dovrebbe essere supportata da proposte legislative.

La Commissione pubblicherà anche una relazione entro la fine del 2025 e, successivamente, ogni due anni, per valutare i progressi verso la mobilità stradale a emissioni zero. La relazione riguarderà l'impatto sui consumatori e sull'occupazione, sui progressi in termini di efficienza energetica e di accessibilità economica dei veicoli a emissioni zero e a basse emissioni, oltre alle informazioni sul mercato dei veicoli di seconda mano.

La Commissione monitorerà  con cadenza annuale il divario tra i valori limite di emissione e i dati reali sul consumo di carburante e di energia, con l'obiettivo di adeguare le emissioni medie specifiche di CO2 dei costruttori a partire dal 2030.

Un importante aspetto riguarda anche gli e-fuel, o carburanti sintetici, definiti dall’UE anche come carburanti neutrali in termini di CO2, i quali potrebbero trovare posto anche in questo nuovo contesto. In questo caso la commissione ipotizza una proposta per consentire l'immatricolazione, anche dopo il 2035, di vetture alimentate con questi carburanti neutrali dal punto di vista dell’impronta di carbonio, che possono essere impiegati sulle vetture a “scoppio” tradizionali senza necessità di modifiche al motore e di altri interventi di adattamento.

In base all'accordo, gli attuali finanziamenti dell'UE dovrebbero essere destinati alla transizione verso veicoli a emissioni zero e alle relative tecnologie, in particolare alle PMI della filiera automobilistica e alle regioni e comunità vulnerabili.

Tra le altre misure previste del provvedimento c’è la revisione del meccanismo di incentivazione per i veicoli a zero e basse emissioni ("ZLEV"), che viene revisionato con parametri di riferimento più elevati, così da garantire che sia allineato con le attuali tendenze di vendita. L’accordo include anche Il taglio del limite all'emissione di crediti a favore dei costruttori per le eco-innovazioni che riducono in modo verificabile le emissioni di CO2 su strada: la soglia, che attualmente è fissata a 7 g/km all'anno, scende a 4 g/km dal 2030 al 2034.

Un altro importante provvedimento prevede il “salvataggio” dei piccoli costruttori che producono da 1.000 a 10.000 auto l'anno, i quali non dovranno rispettare le tappe intermedie di riduzione fino 2035, data oltre la quale dovranno comunque adeguarsi alle regole valide per tutti, quindi emissioni zero. I costrttuori ancora più piccoli, che producono meno di 1.000 auto l'anno continuano a essere esentati e quindi potranno produrre vetture con motore a scoppio oltre il 2035. È stata poi prevista la revisione, entro il 2024, delle regole esistenti per l'etichettatura del risparmio di carburante e delle emissioni di CO2 delle autovetture.

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